Indicazioni operative del Comitato Tecnico Scientifico del 10 settembre 2020

Di seguito sono riportate le indicazioni operative e le linee di indirizzo emerse nell’incontro del CTS del 10 settembre 2020:

QUESITI IN MERITO ALLA RIAPERTURA DEI SERVIZI EDUCATIVI 0-6 E DELLE SCUOLE

  1. E’ possibile attivare i servizi del pre e post scuola?

Tali servizi, molto richiesti dalle famiglie, potranno essere attivati, in linea con le indicazioni ministeriali che sottolineano l’importanza di mantenere la stabilità del gruppo di bambini ed educatori; il CTS sottolinea che ciò dovrà essere fatto nei limiti della miglior organizzazione attuabile.

Il CTS rimarca inoltre l’importanza del principio della non intersezione tra le sezioni (o classi) e della continuità di relazione con le figure adulte, al fine di effettuare il contact-tracing e limitare l’impatto sull’intera comunità di eventuali casi di contagio.

Il CTS individua nelle “INDICAZIONI OPERATIVE PER L’AVVIO DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE E DEI SERVIZI EDUCATIVI 0-6 “ (delibera della Giunta Regionale n°1226 del 9 settembre 2020) lo strumento normativo utile a guidare la riorganizzazione di tali servizi.

In tale documento si sottolinea quanto a seguire:

  • al fine di limitare l’impatto sulla struttura scolastica e sull’intera comunità di eventuali casi di contagio, nelle attività del pre- e dei post-scuola, mantenere, ove possibile, la stabilità dei gruppi provenienti dalla stessa sezione evitando quindi promiscuità tra gruppi di alunni appartenenti a sezioni diverse. Mantenere anche la stabilità del personale educativo ed ausiliario.
  • Ove tale condizioni non fossero possibili, il servizio di pre- e post-scuola può essere effettuato se sono rispettate le seguenti condizioni:
  • mantenere la stabilità del gruppo formato da alunni di sezioni diverse per l’intero anno scolastico, ivi compreso il personale educativo e ausiliario;
  • mantenere le mascherine correttamente indossate per l’intera durata del servizio;
  • mantenere il distanziamento minimo di 1 m;
  • effettuare un adeguato ricambio di aria degli ambienti;
  • provvedere alla frequente igienizzazione delle mani sia degli alunni sia del personale educativo e ausiliario.

L’uso delle mascherine e il distanziamento non sono richiesti per i bambini che frequentano le scuole dell’infanzia.

  1. Il pranzo nella sezione o nella classe è una opportunità prevista; potrebbero essere meglio definite alcune procedure utili alla sua attuazione anche nel rispetto della vigente normativa anti-covid?

Il CTS individua nelle “INDICAZIONI OPERATIVE PER L’AVVIO DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE E DEI SERVIZI EDUCATIVI 0-6 “ (delibera della Giunta Regionale n°1226 del 9 settembre 2020) lo strumento normativo utile a guidare la riorganizzazione del pranzo ed analizza alcuni punti di particolare criticità rispetto ai quali ha avuto sollecitazioni dai comuni o dai servizi del territorio.

Il CTS sottolinea l’importanza del pasto nei servizi educativi e a scuola, sia come momento di apprendimento e di promozione delle autonomie, sia come momento per diffondere corrette abitudini alimentari e proporre una alimentazione corretta.

Una delle opportunità previste dalla normativa vigente è l’utilizzo della sezione-classe per la consumazione del pasto, laddove non sia possibile garantire il distanziamento fisico nella zona destinata abitualmente al pranzo, consumato in gruppi sezione-classe identificati; l’utilizzo della sezione- classe come zona pranzo dovrà essere inserito nel Piano di autocontrollo; tale variazione non dovrà essere presentata al Suap, in linea con le indicazioni di semplificazione sia regionali che ministeriali.

Il lunch-box (vassoio monoporzione) è una scelta residuale; laddove le condizioni lo consentono, si consiglia la consumazione di un pasto completo, prevedendo eventuali semplificazioni del menù e senza venir meno ad una adeguata distribuzione dei nutrienti. Possono quindi essere richieste modifiche dei menù e presentati menù meno articolati e con minore utilizzo di cibi semi-liquidi, che potrebbero complicare la somministrazione del pasto in sezione-classe.

Nel caso di consumazione in classe, dovrà essere organizzato uno spazio destinato allo sporzionamento: il pranzo potrà essere sporzionato sulla cattedra, oppure avvalendosi di carrelli porta-vivande.

Il trasporto delle vivande nelle sezioni-classi dovrà essere realizzato in modo da mantenere e garantire la catena del caldo e del freddo.

Il CTS sottolinea di prestare particolare attenzione al personale che si occupa della distribuzione del pasto in più sezioni-classi; tale personale dovrà avere una formazione aggiuntiva sul contenimento del Covid -19 e sulla riduzione del rischio di contaminazione delle superfici; dovranno inoltre essere rafforzate le misure consuete di igiene personale.

Lo sporzionamento sarebbe auspicabile fosse effettuato da due persone: una si occuperà di sporzionare dai contenitori e l’altra di distribuire ai bambini seduti al banco.

La cattedra, utilizzata per lo sporzionamento, e i banchi dei bambini dovranno essere sanificati sia prima che dopo la consumazione del pasto, anche con prodotti virucidi; dovranno essere individuate le persone preposte a tale mansione le quali avranno anche il compito di registrare, su apposita modulistica, tutti gli interventi di pulizia e disinfezione.

L’acqua potrà essere distribuita in bottiglie da mezzo litro oppure avvalendosi di brocche che saranno però utilizzate per la distribuzione dell’acqua da parte delle figure addette allo sporzionamento e non condivise fra i bambini.

Il CTS caldeggia un uso solo residuale delle bottiglie di plastica e dei materiali mono-uso, al fine di non aumentare la produzione di rifiuti. Anche per le stoviglie si consiglia l’utilizzo di quelle non mono-uso, se si è nella possibilità di lavarle e disinfettarle correttamente.

Il CTS sottolinea l’importanza della consumazione della frutta, a metà mattina o a fine pranzo, se procedurato correttamente. La frutta non potrà essere tolta dai menù. Una possibile soluzione, per i bambini non in grado di sbucciare e tagliare la frutta, potrebbe essere farla arrivare già tagliata.

Tutte le procedure dovranno dettagliare ulteriormente quanto sarà messo in atto per rispondere alle nuove esigenze di prevenzione e dovranno essere inserite nel Piano di Autocontrollo.

  1. E’ possibile avere indicazioni in merito all’utilizzo dei materiali comuni nelle classi e, in modo particolare, nelle classi che aderiscono al Progetto “Senza zaino”?

Il CTS sottolinea l’importanza della non condivisione dei materiali; su suggerisce di prevedere l’utilizzo di materiali individuali e di evitare scambi.

Si suggerisce inoltre, nelle scuole e nei servizi educativi, di eliminare tutti gli arredi inutili e tutti gli oggetti non sanificabili.

  1. La misurazione della temperatura, nei servizi educativi e nelle scuole in cui tale misura preventiva è attuata, come potrebbe essere procedurata?

Premesso che la misurazione della temperatura non riveste carattere di obbligatorietà, il CTS caldeggia l’esecuzione di tale misura preventiva nei servizi educativi e nelle scuole, adottando il principio della massima precauzione per gestire in sicurezza il momento critico della riapertura.

L’attuazione di tale misura preventiva, se adottata, dovrà essere comunicata alle famiglie, inserendola preferibilmente nel Patto di Corresponsabilità, firmato dalle famiglie; in considerazione del fatto che alcuni servizi sono già aperti e hanno già fatto firmare il Patto di Corresponsabilità, tale attività preventiva aggiuntiva potrebbe essere formalizzata e condivisa in altra forma (i.e. rettifica del suddetto patto, comunicazione successiva da far firmare,…).

Alle famiglie dovranno essere comunicate la modalità utilizzata (i.e. tipologia di strumento di misurazione) e la procedura messa in atto.

La modalità di misurazione della temperatura, negli istituti comprensivi, sarà definita dal Dirigente Scolastico, in accordo con il Comune di riferimento.

I Dirigenti Scolastici e i Comuni potranno avvalersi anche di termo-scanner, gestiti da personale qualificato.

Il CTS sottolinea l’importanza di dare evidenza, nei Patti di Corresponsabilità, del fatto che la misurazione della temperatura è responsabilità della famiglia, anche se la scuola effettua ulteriori misurazioni durante l’arco della giornata educativa-scolastica.

Laddove si ritenga possibile prendersi carico del bambino/alunno e non si creino situazioni di affollamento, le scuole possono effettuare la misurazione della temperatura, dentro la scuola; obiettivo di tale intervento è ridurre la possibilità di contagio nelle scuole.

Nel caso che il bambino-alunno presenti una temperatura maggiore di 37,5 °C, il bambino-alunno dovrà essere ospitato in una stanza dedicata o in un’area di isolamento.

Il referente scolastico per il COVID-19 o altro componente del personale scolastico dovrà telefonare immediatamente ai genitori/tutori legali.

Si sottolinea che l’alunno non dovrà essere lasciato solo ma dovrà restare, fino all’arrivo del familiare, in compagnia di un adulto, che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio per una forma severa di COVID-19, e dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro.

L’alunno dovrà inoltre indossare la mascherina chirurgica, a meno che non sia un soggetto con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina (art. 1 del DPCM 07-08-2020).

Si consiglia l’utilizzo di una mascherina FfP2 da parte dell’adulto e di far rispettare all’alunno, anche in presenza di mascherina, l’etichetta respiratoria.

Se saranno presenti più alunni contemporaneamente, con temperatura maggiore di 37,5°C, potranno essere accolti nella stessa stanza, rispettando il distanziamento fisico.

Il CTS sottolinea che i Comuni possono attuare ulteriori misure cautelative rispetto a quelle obbligatorie per legge, effettuando i controlli della temperatura anche prima di far salire i bambini sullo scuolabus.

In merito all’organizzazione del trasporto scolastico da parte dei comuni, servizio non obbligatorio per gli enti, il CTS suggerisce di uniformarsi alle linee guida nazionali per il trasporto scolastico degli alunni degli ordini di scuola superiore.

I DPI e le misure di sicurezza per l’autista e il vigilatore del trasporto scolastico organizzato dal comune sono gestiti dal responsabile della sicurezza dell’ente gestore del servizio.

  1. E’ possibile avere indicazioni in merito alle sostituzioni del personale?

Premesso che:

  • la normativa vigente, ed in particolare il documento del Ministero dell’Istruzione Adozione del “Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia”, sottolinea l’importanza di figure adulte di riferimento stabili “evitando, nei limiti della migliore organizzazione attuabile e delle sopravvenute esigenze, che tali figure interagiscano con gruppi diversi di bambini”;
  • l’organizzazione attuata dal servizio sarà oggetto di analisi nella definizione delle misure di contenimento conseguenti ad eventuali casi di contagio e per limitare l’impatto di esse sull’intera comunità;

il CTS sottolinea che, laddove è possibile, le sostituzioni devono essere effettuate entro il personale della stessa sezione.

Qualora ciò non fosse possibile, si suggerisce di utilizzare personale dello stesso servizio.

Nel caso in cui anche tale condizione non potesse essere attuata, sarà possibile avvalersi di altro personale, come soluzione residuale.

  1. Il Comune di Pisa invia al CTS il quesito a seguire:

“Nel decreto n. 80 del 03/08/2020, al punto 10 –Indicazioni igienico-sanitarie/allegato tecnico-  si legge:

La precondizione per la presenza nei servizi educativi e nelle scuole dell’infanzia di bambini, genitori o adulti accompagnatori e di tutto il personale a vario titolo operante è:

  • l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37.5°C anche nei tre giorni precedenti;
  • non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni;
  • non essere stati a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni.

Il Comune di Pisa chiede pertanto al CTS indicazioni in merito a come si può gestire l’ingresso in struttura di famiglie al cui interno vi sono persone che lavorano a contatto con malati di COVID-19 (si pensi a tutto il personale sanitario impiegato a diverso titolo nei PS o nei reparti Covid e che non possono garantire il terzo prerequisito sopracitato).

Il comune di Pisa informa inoltre che nei propri servizi:

  • i genitori curano l’ambientamento dei propri figli, che ha una durata di 1 o 2 settimane, durante le quali i genitori entrano in sezione e sono a contatto con gli altri utenti, con eventuali altri genitori in ambientamento e con il personale educativo e ausiliario.
  • terminato l’ambientamento, i genitori si recano all’interno della struttura per accompagnare e riprendere i propri figli e figlie e sono tenuti a firmare una dichiarazione di sussistenza dei 3 prerequisiti sopra citati.”

Il CTS, a premessa, ritiene che:

  • l’ambientamento, in un momento di emergenza sanitaria, dovrebbe essere limitato il più possibile in termini di durata;
  • dovrebbe altresì essere limitata al minimo necessario la presenza dei genitori dentro il servizio in tutto l’anno educativo;
  • la normativa sopra citata (decreto n. 80 del03/08/2020, al punto 10) sembra escludere la possibilità di ingresso del personale sanitario, e di chi lavora in tale ambito, nei servizi educativi e nelle scuole dell’infanzia.

Il CTS sottolinea altresì che nelle “INDICAZIONI OPERATIVE PER L’AVVIO DELLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE E DEI SERVIZI EDUCATIVI 0-6 “ (delibera della Giunta Regionale n°1226 del 9 settembre 2020), al contempo, il terzo punto del suddetto decreto 80 viene a scomparire.

La soluzione proposta dal Comune di Pisa di:

  • far dichiarare alle famiglie l’impiego di adeguati DPI durante l’attività lavorativa;
  • far utilizzare a tali famiglie, durante l’ambientamento, mascherine FfP2;

sembra una soluzione che potrebbe essere valida.

Il CTS si impegna a portare all’attenzione della Regione Toscana tale proposta, al fine di capire se è possibile ritenere tale procedura attuabile.

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